“Relazione e cibo:una sfida per il volontariato”

Presenti: Belli Angela e Vicentini Paola del Gruppo volontari S. Vincenzo di Cavriago, Marmonti Germana e Lazzaretti Antonia di Caritas S. Ilario, Maggese Gianni e Bevacqua Consolata di Ass. Solidarietà-Azione Solidale, Piccoli William e Punghellini Miriam di Caritas Gattatico, Micucci Piero di Avis S. Ilario, Moretti Marcello Sindaco di S. Ilario, Roncada Giuseppe Assessore volontariato Comune di S. Ilario, Giangrande Annamaria responsabile Laboratorio famiglia S. Martino Parma, Poletti Silvana assistente sociale Comune di Bibbiano, Tarana Chiara responsabile Servizi sociali Comune di Gattatico, Pignagnoli Cecilia coordinatrice del progetto “Una rete per azione solidale”.

Introducendo gli interventi dei presenti Annamaria Giangrandi ha ben sintetizzato la finalità di questo primo incontro: trovare quelle condizioni per poter lavorare insieme ed essere solidali. Un primo passo che si propone in questa direzione è quello che avverrà con l’appuntamento odierno, condividere quello che ciascuno fa e come svolge la propria attività di solidarietà attraverso la raccolta e distribuzione di beni alimentari. L’idea è di individuare i punti forza, le criticità ma anche i punti di snodo di ciascuna attività in modo che possono diventare argomenti comuni di lavoro.
Più in generale si propone un confronto a più voci sul senso, la valenza ed il ruolo del volontariato nel contesto sociale in cui viviamo. Quello che si vuole far emergere da quest’incontro è che il volontariato non produce solo azione ma anche pensiero.

     Consolata Bevacqua presenta Azione Solidale, progetto dell’Associazione Solidarietà, e sottolinea che dietro la ricerca e distribuzione dei beni alimentari c’è un mondo di persone e di relazioni. Il cibo diviene una risorsa materiale e relazionale, perché “ogni singola persona non ha bisogno solo di pane e biscotti ma anche di ascolto”.

     Cecilia Pignagnoli presenta il progetto “Una rete per Azione Solidale”, sostenuto da DarVoce e progettato da diverse associazioni del territorio, con l’obiettivo di trovare iniziative volte a rafforzare la collaborazione tra i diversi soggetti che si riforniscono da Azione Solidale, in modo da svolgere un’azione più forte a contrasto delle forme di povertà.

     Germana e Antonia della Caritas di S. Ilario presentano le attività che vengono fatte: il Centro di Ascolto con 20 operatori, la distribuzione dei pacchi di generi alimentari ed anche un centro per la distribuzione di abiti usati. La Caritas Sant' Ilariese, durante il percorso, ha potuto sperimentare  che il cibo è un bisogno primario sempre più richiesto, per cui le risorse spesso scarseggiano; allo stesso tempo è diventato anche un mezzo per creare dei rapporti con le persone come non succedeva prima; le persone hanno cominciato ad aprirsi non solo rispetto ai bisogni materiali. In generale a S. Ilario la Caritas è sostenuta dalla comunità  perché le persone sono molto generose.
Un suggerimento: è importante continuare a sensibilizzare il territorio e propongono di invitare le istituzioni locali ed i cittadini ad incontrarsi a tavola, consumando le eccedenze che sono poi i generi distribuiti, per un momento di condivisione e convivialità.

     Silvana Poletti, dei Servizi Sociali di Bibbiano, sottolinea che la crisi si sta dimostrando a lungo termine e anche per questo stanno tarando gli aiuti in base alla frequenza con cui viene fatta la distribuzione.

    Chiara Tarana, dei Servizi sociali di Gattatico, informa che, oltre alla convenzione con Azione Solidale, stanno collaborando al progetto “Una rete per Azione Solidale” nell’attività di promozione di Azione Solidale alle aziende del territorio. Anche loro collaborano con la Caritas locale ed anzi c’è un forte coinvolgimento dei volontari rispetto a dei casi particolari, proprio perché la modalità di aiuto va costruita insieme con tutte le parti che se ne occupano.

     Interviene Willam Piccoli nel presentare la Caritas di Gattatico che, seppur costituitasi da qualche anno, ha già potuto notare che le richieste di aiuto sono andate crescendo.  Hanno visto che sono aumentate le richieste circa del 30% nell’ultimo anno, soprattutto delle persone che non hanno più risorse e fanno fatica a chiedere o di chi chiede indirettamente un aiuto per l’affitto, il lavoro o i soldi. Nel Centro di Ascolto sono presenti 5 persone, che non solo ascoltano e aiutano ma tengono monitorata la situazione delle famiglie;  sono poi coinvolti 20/25 persone volontarie per la distribuzione dei pacchi.
Evidenzia un problema: spesso i volontari si fanno coinvolgere dalle situazioni, perché si vorrebbe riuscire ad aiutare concretamente tutti, ma purtroppo i fondi per il sociale calano e si cerca di sopperire con il volontariato.
Apprezzano e auspicano molto la collaborazione con altri gruppi e soggetti del territorio per  rafforzare il rapporto di vicinanza e collaborazione.

     Angela Belli è volontaria, insieme a Paola Vicentini, del gruppo Volontarie Vincenziane di Cavriago che lavora in collaborazione con i volontari della Croce Rossa.  La S. Vincenzo ha nel suo specifico il fatto di promuovere la visita domiciliare come passo principale per creare una relazione con la persona. Il vero ascolto per le vincenziane avviene nella casa della persona, in cui emergono i bisogni reali di ciascuno e della famiglia. Dietro alla richiesta di cibo c’è spesso un bisogno più grande. 

A loro avviso è molto importante intrecciare dei rapporti forti con le persone in modo da evitare l’assistenzialismo; in una relazione è importante anche confrontarsi ed essere chiari n modo da poter anche educare le persone ad un corretto uso dei beni (ad esempio per l’uso dell’acqua). Dal momento che le condizioni sociali mutano velocemente, è necessario una progettazione o un coordinamento specie con i Servizi Sociali, cosa che a Cavriago manca. Il volontariato ha la “vicinanza” alla persona che il servizio sociale non ha.


     Il Sindaco di S. Ilario Marcello Moretti, dopo aver ascoltato le esperienze di tutti gli interlocutori,  apprezza la disponibilità delle persone del territorio verso gli altri e  allo stesso tempo avverte che è un bene prezioso che non va sprecato, anzi va sostenuto. “Il volontariato ha una grossa capacità, che è quella di essere flessibile, diversamente dalle amministrazioni pubbliche. E’ comunque importante condividere le risorse presenti sul territorio ed anche la capacità di fare rete è una risorsa sebbene comporti la messa in discussione delle proprie autonomie. A volte c’è poco tempo per dare le risposte utili a chi ha bisogno e per questo non bisogna sentirsi espropriati della propria individualità”. A suo avviso è importante imparare a lavorare per se e per gli altri alla pari, perché è un’opportunità.
 

    L’assessore al Volontariato di S. Ilario, Roncada,  sottolinea che è importante coinvolgere anche le aziende e capire come poter andare insieme a fare la raccolta fondi, perché bisogna comprendere che è un momento molto difficile anche per loro. Condivide questi momenti di confronto, perché crede nel valore aggiunto del “fare assieme magari poco”, in quanto fare tanto da soli non vale allo stesso modo. Una proposta per le aziende potrebbe essere quella di invitare anche le aziende in un possibile momento di convivialità.